Una volta ho fatto sesso con un ragazzo sulla spiaggia. Roba da scorticamenti. Quando era quasi l'alba, ci siamo ricomposti e siamo tornati al falò. Tornando, in riva al mare, mi ha preso la mano e mi ha baciato. Intuendo da una certa deformità sui sedili anteriori che poteva ricominciare tutto da capo e che avevo bisogno di tornare a casa ancora con l'arnese integro, lo allontano, gli accarezzo i capelli e gli sussurro, trascinandolo per un braccio: 'Andiamo'. Lui mi sorride come un ebete e io collego quel sorriso alla sofferenza che deve causargli il vuoto nel lato B.
Qualche settimana dopo, mentre litighiamo non so per cosa, forse perché devo aver detto qualcosa che implica una mia mancanza di interesse, mi dice: 'Mi hai detto ti amo e adesso ti neghi tutto!'.
'Io ti ho detto ti amo?!'
'Sì, e adesso fai finta di niente!'
'Ma quando mai?'
'Forse non ti ricordi, ma me l'hai detto!'
'Aspetta, non sono così pazzo, me lo ricorderei di averti detto una cosa così importante'.
Insomma, parlò talmente tanto in sua difesa, che mi convinsi di averglielo detto. Ma non era possibile, ci ripensai, che io gli avessi detto, senza aver bevuto, una cosa del genere dopo una settimana che ci vedevamo e che me ne fossi pure dimenticato. Lo richiamai.
'Quand'è che ti avrei detto ti amo, io?'
'Quella notte in spiaggia'.
'Quando?'.
'In riva al mare, mentre tornavamo dagli altri'.
'Non è possibile, io non te l'ho detto'.
'Sì che me l'hai detto. Mi hai baciato e mi hai detto ti amo'.
'Non te l'ho detto! Perché mai avrei dovuto dirti ti amo dopo una settimana che ci vedevamo?'
'Perché l'avevamo fatto'.
'E che c'entra?'
'Sono cose che si dicono'.
'Ti amo non è una cosa che si dice, è una cosa che si sente!'
'Ma io ti ho anche risposto 'anch'io''.
'Tu mi hai risposto anch'io???'
'Sì'.
'Dopo una settimana che mi conosci senti che ti dico ti amo e mi rispondi 'anch'io'?'
'Beh, era per non offenderti'.
Insomma, la mia perplessità aumentava, non riuscivo più a capire perché stavo da ore al telefono a discutere con uno che crede che 'ti amo' sia una formula di cortesia e che era convinto che avessi detto cose che sapevo di non aver mai detto. E con il quale avevo fatto sesso, era evidente, perché quella sera volevo strappargli i vestiti di dosso e non perché volevo portarlo in Spagna e sposarmelo.
Io non gli avevo detto ti amo. Perché voleva farmi credere che gliel'avevo detto?
Poi, ripensando alla dinamica del bacio in riva al mare, ebbi un'illuminazione. Avevo sussurrato: 'Andiamo'. Se sussurri 'andiamo' si sente qualcosa tipo: 'ntiamoh...'.
'ntiamoh...', pensai. Gli ho detto 'ntiamoh...'.
'Pronto?'
'Ti ho detto andiamo, non ti ho detto ti amo'.
Imparai due cose da quella storia: la prima era che il tizio aveva qualche problemino di udito, la seconda è che c'è chi ama per essere cortese. Se non è rispetto questo...
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